Il processo di Smielatura

L’uso del miele è una gioia meravigliosa, perché ha un sapore delizioso e molti benefici per la salute, come dimostrano i motivi della sua diffusione. Ma come otteniamo il classico vasetto di miele che solitamente compriamo al supermercato?

Scorrendo la pagina potremo scoprire tutte le fasi per l’esportazione del miele dai telai dell’alveare fino all’invasettamento nel classico vasetto di vetro o contenitore di plastica.  

Le fasi del miele

La raccolta del miele dai melari

La lavorazione del miele inizia con la raccolta dei telaini dall’alveare, operazione che si effettua quando il miele ha raggiunto almeno il 21% di umidità. Una volta prelevati i telaini con un attrezzo apposito, si eliminano i tappi di cera e si inseriscono nello smielatore, che grazie alla rotazione estrae il miele.

un apicoltore tuta controlla i telai nido d ape e pulisce il miele

L’estrazione del miele

Una volta recuperato il miele esistono due metodi per la rimozione del favo:

1. Metodo di centrifugazione: è il metodo più diffuso e consiste nell’inserire i favi in una macchina apposita chiamata smielatore, questi fa girare rapidamente i favi che, grazie alla forza centrifuga, spingono fuori il miele dalle celle.

2. Premendo: questo metodo prevede lo spremere manualmente il miele dai favi, poiché la raspa del miele non raffinato è spessa.
In questa fase, il miele estratto e grezzo e contiene diverse particelle, come cera d’api, polline, ecc..

La filtrazione del miele

Nel miele sono presenti un certo numero di particelle in sospensione come la propoli, la cera e il polline delle api. Le fasi di raffinazione entrano in gioco per eliminare la sospensione e rendere il miele trasparente, rimuovendo gli ingredienti citati precedentemente.

La filtrazione è suddivisa in due categorie:

  1. Filtrazione all’inserimento: Si tratta della fase iniziale di filtrazione per eliminare la cera e i detriti più grandi.
  2. Filtrazione fine: Rimuove le particelle più fini che possono rimanere, assicurando che il miele non sia contaminato da detriti “piccoli”.

Per filtrare il miele, gli apicoltori utilizzano generalmente filtri a rete o anche un panno fine. Il prodotto finale è chiaro, privo di impurità e può essere facilmente confezionato.

texture di sfondo che fa cadere gocce di miele dolce 1

Riscaldamento e pastorizzazione (facoltativo)

Alcuni consumatori evitano il miele grezzo per via della sua consistenza e preferiscono quello riscaldato, più fluido, facile da filtrare e confezionare, oltre che con una maggiore durata di conservazione. Tuttavia, temperature troppo elevate possono danneggiare enzimi e nutrienti. Per questo i produttori mantengono il riscaldamento sotto i 63°F. In certi casi il miele viene pastorizzato per eliminare le cellule di lievito ed evitare fermentazioni, soprattutto quando è destinato a conservazioni prolungate.

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Raffreddamento e conservazione del miele

Una volta completata la fase di riscaldamento facoltativo e la fase di filtrazione. Questa è la fase in cui inizia la cristallizzazione di alcuni tipi di miele, a seconda della fonte da cui è stato preso. Molti includono il miele cristallizzato come prodotto finito.

un barattolo di foto di fondo bianco miele

Come confezionare il miele dopo il raffreddamento

Quando il miele si è raffreddato ed è stato filtrato, va confezionato o invasettato. L’invasettamento può avvenire a mano o tramite le macchine dentro i classici vasetti di vetro o contenitori di plastica.

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